I. SCELTA DI UN'OPERA
ZAHA HADID
Lavora da subito con il concetto di contesto, facendolo
evolvere come “tessitura”, alla quale si andranno ad affiancare proprio i “layer”.
L’architettura, per la Hadid non può assolutamente essere pensata a prescindere
dal contesto, ma anzi deve cercare di fondersi per creare delle forme e delle
ricerche che poi nell’ultimo decennio saranno molto più approfondite e
studiate.
Questo suo modo di vedere l’architettura e il contesto andrà
in forte contrapposizione con l’idea della città industriale e del pensiero
funzionalista, che proporrà azioni razionali sul terreno, in quanto questo
verrà percepito come astratto, funzionale e meccanico.
Zaha Hadid userà soprattutto la tecnica grafica e pittorica, si rifarà molto a Paul Klee, che concepisce l’idea non solo come grafica ma anche come ipotesi. I lavori di Klee sono costituiti per la maggior parte da piani che oscillano e mutano con la finalità di trovare un tessuto unico. Proprio da questo la Hadid prenderà ispirazione. Infatti, cercherà di delineare un’interpretazione del contesto originale rifacendosi proprio a Paul Klee.
La sua concezione anche pittorica aiuterà anche a lavorare
su una creazione di uno spazio mentale, attraverso relazioni astratte, grafiche
e concettuali.
Uno dei primi e più importanti progetti che segneranno la Hadid
sarà The Peak a Hong Kong, dove affronterà il tema del contesto e del rapporto
tra architettura e ambiente. Questo progetto indica come per Zaha Hadid l’edificio
e il paesaggio facciano parte della stessa logica formativa, andando a
costituire un insieme integrante di parti.
Zaha Hadid, come detto all’inizio si andrà a soffermare
anche sul concetto di Layer cioè attraverso intrecci, combinazioni e
commistioni dell’architettura, cercando di sovrapporre le più diverse funzioni
in un unico contesto, andando ad assimilare tutto in uno. L’architettura
proporrà una nuova naturalità.
Inoltre altro punto di forza del suo metodo progettuale è proprio quello della dinamicità, della velocità, attribuendo per la maggior parte delle volte, questi aggettivi a forme legate all’infrastruttura, che non necessariamente deve essere un’opera solo ingegneristica ma anche legata all’architettura e all’ambiente, cercando di intrecciarsi con il paesaggio e creando una nuova forma dell’architettura, il progetto chiave per questo suo punto di vista sarà sia la caserma dei pompieri Vitra (Weil am Rhein), che il padiglione espositivo Landscape Formation One.
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